ISOENZIMI LDH

Descrizione

Attraverso la metodica dell'elettroforesi  possibile frazionare in 5 isoenzimi la LDH sierica. L'associazione tra LD1 e LD2 e il miocardio  molto utile per confermare una diagnosi di infarto miocardico, in modo particolare quando l'analisi degli isoenzimi CK dà esito dubbio o quando i valori di CK e CK MB siano di nuovo nel range di normalità. Nell'infarto, quindi, il rapporto tra LD1 e LD2 pu˜ superare il valore di 1. Anche i globuli rossi hanno pi LD1 che LD2: poichŽ tali cellule hanno valori assai elevati di LDH, una emolisi anche modica  capace di mostrare un quadro LDH apparentemente significativo di infarto miocardico. Anche in pazienti con emolisi in vivo (anemie emolitiche, anemie megaloblastiche) l'attività LDH nel siero risulterà aumentata con un rapporto LD1/LD2 maggiore a 1. La LD 5 viene invece prodotta dal muscolo scheletrico nel corso di tetania, convulsioni, traumi, miopatie, e dalle cellule epatiche in caso di epatite, cirrosi, fegato da stasi ecc. Se si ha un aumento di LD 5, la differenziazione tra una origine epatica o muscolare viene eseguita con l'aiuto di altre determinazioni enzimatiche. Gli isoenzimi LD2, LD3, LD4 sono con frequenza elevati in pazienti affetti da neoplasie in stadio avanzato o comunque di volume considerevole; in tali casi l'aumento di LDH  determinato dal rapido turnover e dall«aumentato metabolismo delle cellule tumorali

Preparazione Paziente

E' necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore,  ammessa l'assunzione di una modica quantità di acqua.